Una scrittrice ha trascorso 1000 ore senza usare Internet. Per dirla all'inglese, è rimasta "offline" per oltre 40 giorni. Ecco il suo racconto e cosa l'ha spinta a prendere una decisione così drastica.
Secondo il rapporto 'Digital 2022' condotto da 'We Are Social,' due anni fa l'83% dell'intera popolazione italiana aveva accesso a Internet. Nello stesso anno, è emerso che gli italiani, in media, trascorrono 6 ore e 19 minuti della loro giornata usando lo smartphone. Gran parte del tempo è trascorso connessi su Internet: che si tratti di guardare video, leggere post testuali, articoli o ascoltare musica. Il tempo di "connessione" è leggermente diminuito tra 2022 e 2021, anno in cui erano ancora attive pesante restrizioni anti-Covid e si era pressoché costretti a casa. Insomma, se già prima dello scoppio della pandemia eravamo dipendenti dagli smartphone, tra 2020 e 2021 lo siamo diventati ancor di più. Una scrittrice 33enne ha provato l'ebbrezza di trascorrere 1000 ore senza Internet.
Hannah Brencher ha iniziato proprio nel giorno in cui ha compiuto 33 anni. "Sentivo di essere troppo dipendente ai miei dispositivi. Qualcosa doveva cambiare e anche il fretta. Non riuscivo mai a staccare davvero. Ci provavo e pochi minuti dopo riprendenvo lo smartphone in mano". Appena diventata 33enne, si è prefissata una missione: trascorrere 1000 ore (l'equivalente di 41 giorni) totalmente offline nel corso di un anno. "Questa sfida mi ha cambiato la vita. Ho imparato a essere più felice, a coltivare la pace interiore e ad aprpezzare la bellezza della vita". E ancora: "Anziché trascorrere ore e ore a scrollare sui social, ho occupato quel tempo in maniera diversa: camminando, meditando o semplicemente sedendomi all'aria aperta a prendere il sole", assicura la Brencher.
Trascorre 1000 ore senza Internet: "Cosa ho imparato"
La 33enne aggiunge: "Ho capito che il tempo è davvero la valuta più preziosa che esiste. Posso sia sprecarla che investirla. Quando sono offline, sento che il tempo scorre via più lento e al contempo è più prezioso". La socialità è un aspetto fondamentale della faccenda. "Lo sappiamo: c'è sempre una persona nella compagnia di amici che usa il cellulare ed è in due posti contemporaneamente. Io offrivo la mia totale attenzione a chi era con me. Li facevo sentire meno soli e più considerati, semplicemente essendo presente al 100%". Alcuni amici e amiche l'hanno imitata: "Quando ne parlo, sono tutti curiosi. Alcuni ci hanno provato e mi hanno ringraziata per l'effetto positivo che trascorrere tanto tempo con il cellulare spento ha avuto sulle loro vite".
Non usare i social le ha insegnato tanto altro: "Quando guardavo le Storie degli altri, provavo indivia. Sembravano vite perfette. Mi sentivo inadeguata. Quando ero offline, non facevo paragoni con gli altri e non pensavo che l'erba del loro giardino fosse più verde alla mia. Ho investito quel tempo nelle cose che mi interessavano davvero". La 33enne ha una figlia di pochi anni: "Stando meno connessa, ho iniziato ad osservare il mondo attraverso gli occhi di mia figlia e provare il suo senso di stupore scoprendo nuove cose". In generale, rimanere offline per 1000 ore in un anno le ha insegnato a godersi i piccoli piacevi della vita: "Rimanevo ferma per lungo tempo. Non vuol dire che ero pigra: mi ricordavo che ogni tanto bisogna prendere una pausa, disconnettere, respirare e godersi il momento. Ho imparato che l'importante è il viaggio, non la destinazione". La sua testimonianza completa può essere letta (in inglese) sull'Independent.