Un uomo è stato punto circa 240 volte dalle vespe, che lo hanno seguito fino a casa. Malgrado il significativo shock vissuto, è ancora vivo e può raccontare quei secondi di puro panico.
Molte persone si agitano nel momento in cui una vespa o un calabrone iniziano a svolazzare nei paraggi. Alcuni dicono che la cosa migliore da fare sia rimanere fermi, ma in pochi ci riescono, essendo in preda al panico. Se solo vedere una vespa fa paura, essere punti è materiale per incubi. Essere punti 240 volte è qualcosa che va oltre. Questo è quanto successo lo scorso 18 agosto a un uomo gallese di nome Andrew Powell. Il 57enne si trovava all'esterno della sua casa, nella città di Brecon. Essendo proprietario di grossi appezzamenti di terreno, Powell stava controllando proprio i campi per constatare lo stato del raccolto e per controllare eventuali furti. Improvvisamente, uno sciame composto da decine di vespe gli si è avvicinato minaccioso.
Andrew Powell ha una sua versione dei fatti: "Credo che qualche vicino di casa abbia distrutto il vespaio e gli insetti hanno pensato che fossi stato io". Non a caso, decine di insetti lo hanno accerchiato e punto nel giro di pochi secondi. Powell, preso dal panico, non ha potuto fare altro che correre verso casa, cercando riparo all'interno ella sua abitazione. La cattiva notizia è che le vespe lo hanno seguito fino a casa, arrivando a pungere persino sua moglie. A dire dei medici, Powell è stato punto non meno di 240 volte. A quel punto, i vicini di casa hanno prestato soccorso e lo hanno trasportato in ospedale, chiedendo un ricovero urgente a seguito delle numerosissime punture.
"Erano come impazzite: in pochi secondi mi hanno accerchiato. Le sentivo ovunque, perfino nei pantaloni. Ho fatto una corsa verso casa ma ho dimenticato di chiudere la porta, quindi alcune sono riuscite a entrare". I suoi vicini di casa lo hanno trasportato al Brecon War Memorial Hospital, dove gli infermieri gli hanno somministrato morfina per alleviare il dolore e adrenalina per le reazioni allergiche. I medici gli hanno detto che se fosse rimasto inerme e senza cura mediche per altri cinque minuti, con ogni probabilità, le 240 punture sarebbero risultate fatali. Powell ricorda solo di essere svenuto.
I medici, invece, hanno dovuto rimuovere 240 pungiglioni velenosi dal suo corpo. I fatti sono accaduti lo scorso 18 agosto. Oggi, 29 agosto, il 57enne ammette di provare ancora "forti dolori" nei punti in cui le vespe lo avevano attaccato, ma anche che il dolore è "sopportabile" senza farmaci. Un'altra conseguenza da non sottovalutare è che ora Powell ha "paura" di uscire di casa, per timore di essere punto di nuovo. "Ho ancora dei morsi, ogni giorno ne trovo di nuovi. Ne ho contati 50 sui glutei, 20 dietro la nuca, 20 sul collo e mia moglie dice che ce ne sono 80 su ciascun braccio. Non dormo da dieci giorni, provo troppo dolore. I morsi da rossi sono diventati viola". Secondo la letteratura scientifica, nei soggetti allergici un solo morso può essere fatale, mentre per i non-allergici potrebbero volercene tra 30 e 40 per avere conseguenze irreparabili.