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Madrid, turista evita per un soffio una multa da 60.000€: "Non fate il mio stesso errore"

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Un turista straniero che si trovava in pieno centro a Madrid è stato avvicinato da due poliziotti, che per poco non gli hanno comminato una multa da 60.000€. Pochi minuti dopo, il giovane ha spiegato cosa è successo e ha avvertito gli altri non residenti di non commettere il suo stesso errore.

La maggior parte degli italiani sono persone civili, che rispettano le leggi esistenti, pagano le tasse in tempo e non disturbano la quiete pubblica. All'estero, però, tendiamo ad essere ancora più ligi al dovere. Tutti vogliono evitare problemi con la legge, ma quando si è in una nazione con una lingua diversa, è ancora più importante stare lontano dai guai. Sui social è diventato virale il video di Rodri, un turista argentino che si trovava a Madrid. Insomma, problemi di lingua non ne ha avuti, ma si è trovato comunque a un passo dai guai. Qual è stata la sua unica "colpa"? Far volare un drone a Plaza Mayor, probabilmente la piazza più conosciuta della capitale spagnola.

Rodry, turista argentino a Madrid, ha evitato per un soffio una multa da 60.000€

Nel breve video, il giovane dichiara: "Ho appena fatto volare il drone in una delle piazze più famose di Madrid. Appena i droni sono comparsi sui radar, due poliziotti mi si sono avvicinati. Io lo avevo spento, ma erano intervenuti perché un negoziante della piazza li aveva avvertiti e mi aveva filmato". I due agenti hanno parlato a lungo con Rodry, chiedendogli innanzitutto i documenti suoi e del drone. Intuendo probabilmente che il turista argentino ignorasse le leggi in materia di droni, hanno deciso di non sanzionarlo. "Solo perché è la prima volta", gli hanno detto prima di salutarlo. Ad ogni modo, gli hanno spiegato che la legge locale prevede 60.000€ di multa, tre giorni in carcere e la confisca del dispositivo per chi fa volare un drone su Plaza Mayor senza autorizzazione.

Madrid, turista argentino rischia 60.000€ di multa per "colpa" del suo drone

Per far volare un drone in luoghi particolarmente affollati di Madrid, infatti, c'è bisogno di un'autorizzazione, che Rodry chiaramente non aveva. Lo stesso accade a Milano: tutta l'aria metropolitana è "no fly zone" e sul sito del Comune c'è la modulistica da compilare per chiedere un'autorizzazione speciale. A fine video, pur avendo scampato una multa salatissima e perfino la detenzione, il turista si dice comunque "scosso" per l'accaduto. In Europa, le leggi sulla gestione dei droni sono piuttosto severe. Gli unici che può guidare chiunque sono i droni che pesano meno di 250 grammi, ma resta comunque vietato farli volare in luoghi affollati e dove si creano facilmente assembramenti.

Per guidare droni dai 250 ai 500 grammi, c'è bisogno di un attestato dell'ENAC ottenuto rispondendo correttamente a un esame di 40 domande. Da 501 grammi a 2 kg bisogna avere l'attestato ENAC, più un addestramento presso un centro autorizzato, un'autodichiarazione e ulteriori esami. Questi dispositivi possono volare a una distanza minima di 50 metri dalle persone. I droni sopra i 2 kg non possono sorvolare le aree residenziali e anche in questo caso bisogna seguire corsi ENAC e superare esami prima di poterne guidare uno. Consigliamo agli interessati di effettuare una ricerca Google più approfondita per conoscere le numerose leggi vigenti. La morale è: se avete un drone, è altamente probabile che sia vietato farlo volare sopra i centri storici delle città. In caso di controlli di polizia, si rischiano multe salatissime.

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