"Se accendi il condizionatore e lo metti subito alla temperatura minima, stai sbagliando: ecco perché"

Accendere il condizionatore e settarlo immediatamente alla temperatura minima è una pratica sbagliata. Questo è quanto sostiene un divulgatore scientifico molto seguito sui social, che ha speigato quale sia il modo giusto per rinfrescare "rapidamente" la stanza.

L'estate meteorologica è appena finita. Tuttavia, come spiega il colonnello Mario Giuliacci, nei prossimi giorni le temperature non caleranno in maniera drastica almeno fino al 5 settembre. Dopo il cambiamento climatico, anche settembre è un mese estivo a tutti gli effetti, con temperature massime che superano facilmente i 35 gradi, soprattutto nelle prime due decadi. Insomma, l'aria condizionata serve a giugno, luglio, agosto ma anche a settembre, specialmente nelle ore centrali della giornata. Come usarla al meglio? Il divulgatore scientifico "Il Dexter" ha dedicato un video a uno degli elettrodomestici più utili per gli italiani.

Sarebbe preferibile evitare di mettere il condizionatore alla temperatura minima (dai 14 ai 19 gradi)
Sarebbe preferibile evitare di mettere il condizionatore alla temperatura minima (dai 14 ai 19 gradi)

Matteo Alviani spiega: "Per raffreddare velocemente la stanza, l'istinto ci porta ad abbassare al minimo la temperatura del condizionatore. Ma questa è una pratica sbagliata". A suo dire, infatti: "Nella modalità freddo, dal condizionatore l'aria esce sempre in una temperatura compresa tra i 12 e 15 gradi, sia a una temperatura bassa che alta". Perché? Quella indicata sul display è la temperatura che deve raggiungere l'ambiente. Insomma, se impostiamo su "14", stiamo dicendo al condizionatore che desideriamo che l'intera stanza venga portata a quella temperatura. Dato che è "pressoché impossibile" che l'ambiente raggiunga davvero i 14 gradi, è meglio settarne una più alta.

Mettere il condizionatore alla temperatura minima è "sbagliato": ecco perché

Lasciando la cifra sul telecomando a un valore compreso tra 14 e 19, non facciamo altro che comunicare alla macchina di andare alla massima potenza. In questo modo, il condizionatore avrà bisogno di molta più energia e gli effetti di tale sforzo si sentiranno chiaramente in bolletta. Ecco perché Il Dexter consiglia di non andare mai sotto i 22 gradi: questa è una temperatura più realistica, che il condizionatore non farà fatica a raggiungere, in condizioni normali. E non solo: tutti noi conosciamo il concetto di sbalzo termico. Passare da un ambiente esterno con 35-40 gradi a uno il cui i °C sono inferiori 20 fa male al nostro corpo.

 

Ecco perché, all'accensione, non dovremmo mai settare il condizionatore sotto i 22-23 gradi. Questa è una temperature gradevole e ideale, che l'elettrodomestico riuscirà a raggiungere in poco tempo, evitando di sforzarsi e di far sforzare l'impianto elettrico. Nei commenti, Matteo Alviani ha anche sconsigliato di usare la funzione "deumidificatore", o quantomeno di limitarla perché è un modo ulteriore per consumare tanta energia in pochi minuti. L'Italia è uno dei paesi europei dove l'energia elettrica è più cara in assoluto. Il cambiamento climatico ha reso quasi necessario avere un condizionatore d'aria in casa. Se durante il giorno il caldo afoso si può sopportare grazie a vari stratagemmi, è di notte che milioni di italiani non riescono a rinunciare all'aria condizionata. Prima o poi le notti tropicali e le massime tra i 35 e i 40 gradi finiranno e tornerà l'autunno con le sue giornate fresche, ventose e piovose.

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