Una 25enne ha raccontato di come il suo capo non le abbia fatto indossare un vestito "normalissimo" sul posto di lavoro. A dire del datore di lavoro, "non era appropriato" ma lei non è affatto convinta e crede che ci sia dell'altro.
Gran parte dei lavoratori dipendenti ha un dress code da rispettare. Chi lavora al contatto con il pubblico, spesso, indossa la divisa ufficiale dell'azienda o quantomeno una maglietta con il suo logo. Insegnanti, impiegati e dirigenti, sia di imprese private che del pubblico, devono rispettare poche semplici regole. Gli uomini devono necessariamente indossare pantaloni lunghi anche in piena estate, mentre le donne hanno più scelta ma devono evitare scollature troppo audaci. Vietate anche canottiere e t-shirt con uno scollo troppo visibile. Anche chi non è a contatto con il pubblico deve rispettare regole simili, per rispetto dei propri colleghi. Lindsey Nicole è una 25enne statunitense, il cui post di denuncia è diventato virale sui social.
"Il mio capo mi ha detto di coprirmi dato che ora abbiamo un collega uomo in ufficio", fa sapere nella didascalia del post. Il vestito in questione è rosso con fantasie floreali. Le maniche sono corte e la parte inferiore copre facilmente fino alle ginocchia. Lei stessa aveva indossato quel vestito "diverse volte" in passato, ma mai in presenza di un collega maschio. "Lo indossavo una volta a settimana da quando ho iniziato qui a febbraio. Non è mai stato un problema. Indosso sempre vestiti a metà tra il casual e l'elegante. Mi sapete dire cosa c'è di male in questo vestito?".
25enne mostra il vestito che il capo le ha negato di indossare al lavoro
Il pubblico si è mostrato diviso. Se è vero che più della metà dei commenti è positivo, c'è anche chi ritiene che il capo abbia ragione. A giudicare dalla foto, infatti, una parte delle sue grazie sono ben visibili. Altri credono che proprio la dimensione del suo petto l'abbia penalizzata, perché oggettivamente ben visibile a prescindere dal vestito che indossa. Come sa bene chi ha visto un proprio post raggiungere una cerchia più larga di quella dei soli amici, sono arrivati anche commenti pieni d'odio. D'altronde, milioni di persone sfogano le proprie insoddisfazioni sui social. Non sempre, però, chi vuole offendere coglie nel segno.
"Alcuni credono che io mi offenda quando mi danno della grassa. Lo sono! È un fatto oggettivo! Non mi fate nulla. Davvero! Rido quando leggo alcuni commenti". Insomma, la conversazione si è presto spostata proprio sul suo fisico, giudicato "formoso" dai più e difficile da ignorare. Insomma, difficile dire che il capo sia stato davvero scorretto nei suoi confronti o se abbia preso la decisione di vietare il vestito per evitare sguardi indiscreti da parte del collega maschio. Anche perché suona strano che le regole siano state cambiate all'ingresso del primo dipendente maschio, mentre in sua assenza un determinato tipo di vestito era concesso.