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Le accreditano 450.000€ per errore e lei si rifiuta di restiturli, ma alla fine se ne pente

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Una donna ha ricevuto l'equivalente di 450.000€ nell'arco di tre anni, accreditati per errore, frutto di uno sbaglio nella compilazione dell'IBAN. La donna non ha voluto restituirli e, in fin dei conti, non si è rivelata una buona idea.

Immaginatevi questo: un giorno vi svegliate e vi arriva un accredito significativo sul conto corrente bancario. Cosa fareste in questa situazione? Segnalereste tutto alle autorità competenti o rimarreste in silenzio? Come riportato da El Pais, una donna residente in Uruguay ha ricevuto l'equivalente di 450.000€ nell'arco di tre anni, dal 2016 al 2019. La persona in questione gestisce un supermercato in una città dell'Uruguay non precisata. Il denaro in questione era destinato a un impresario di un'azienda che gestisce pagamenti con carte di credito.

Nel 2016, il BROU (Banco de la República Oriental del Uruguay, la principale banca dell'Uruguay per numero di clienti) aveva cambiato sistema informatico. Quell'anno, tutte le attività commerciali che avevano rapporti diretti con la Banca ricevettero un nuovo numero identificativo associato all'IBAN. La proprietaria del supermercato è stata "fortunata" perché l'IBAN inserito nel sistema, in teoria dell'impresa di cui sopra, era il suo personale. Ecco perché, nell'arco di tre anni, la Banca centrale le ha versato erroneamente l'equivalente di 450.000€ in cospicui assegni mensili, 18 milioni della valuta locale. In questi tre anni, la donna non ha mai segnalato alle autorità i generosi accrediti ricevuti.

Donna riceve 450.000€ nell'arco di tre anni e non li restituisce

Dopo che un controllo interno aveva scoperto l'errore, dei rappresentanti del BROU hanno contattato la donna, chiedendole di restituire il denaro accumulato tra 2016 e 2019. La commerciante, però, ha risposto picche. A quel punto, gli avvocati del Banco Republica l'hanno denunciata per appropriazione indebita. Dopo qualche mese, la donna ha chiesto di andare al giudizio abbreviato, proponendo la restituizone di poco meno di 200.000€. Nell'estate del 2024, è arrivata la sentenza definitiva dopo l'opposizione degli avvocati al giudizio abbreviato: la donna ha dovuto pagare 18.503.000 dollari uruguaiani (430.000€) più interessi e tutti i costi del lungo processo penale. Insomma, in totale ha dovuto restituire i 450.000€ più diverse migliaia di euro.

La sede centrale del BROU, l'istituto bancario che ha accreditato 450.000€ per sbaglio a una commerciante tra il 2016 e il 2019

Secondo i giudici, la donna ha agito in "mala fede" ed è sicuramente colpevole. La donna aveva provato a sua volta a denunciare l'entità finanziaria, ma senza successo. Dato che la commerciante non aveva denaro a sufficienza sul suo conto per ripagare la banca centrale e le spese legali, alla fine le sono stati pignorati alcuni beni personali. Insomma, quando un evento sembra troppo bello per essere vero, è bene arrendersi alla realtà dei fatti. La commerciante, convinta di farla franca, ha speso una gran parte di quel denaro caduto dal cielo ma alcuni anni più tardi tutti i nodi sono venuti al pettine e ha dovuto privarsi di alcuni beni personali per ripagare la somma indebitamente percepita oltre agli interessi. Quando dicono che nessuno regala niente e che i soldi non crescono sugli alberi, c'è da crederci: questa vicenda lo conferma ancora una volta.

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