Una donna colombiana ha lavorato per 13 anni presso la Procura Generale della sua nazione pur non avendo i titoli di studio per farlo. Alcuni mesi fa è stata scoperta e, come prevedibile, il finale non è stato lieto per lei.
Chi legge molte notizie avrà sicuramente trovato, sui giornali online e cartacei, storie simili a quella della donna che ha lavorato per 13 anni come procuratrice senza una laurea in Giurisprudenza. Il dentista che esercitava senza titoli, così come il medico, il fisiatra e tanti altri mestieri, di tanto in tanto, compaiono nelle principali notizie italiane. Dalla Colombia arriva una storia simile, con al centro una donna che per 13 anni ha lavorato presso la Fiscalía (Procura) della nazione sudamericana senza avere i titoli di studi necessari. La stampa ha diffuso solo il suo nome: Claudia Elena. Per 13 anni, grazie ad alcuni titoli falsi, ha potuto lavorare e percepire uno stipendio statale con posizioni apicali. Tutto è cambiato pochi mesi fa, quando ha fatto richiesta per un posto da giudice nella città di Valledupar.
Per candidarsi al cambio di ruolo, ha dovuto fornire due documenti: il titolo di studio e la tessera dell'equivalente colombiano dell'Ordine degli Avvocati. Claudia Elena li ha presentati, ma è venuto fuori che erano quelli di un'amica, effettivamente laureata in legge ed effettivamente iscritta all'Albo. La sua richiesta è stata analizzata dalla polizia colombiana, che nel giro di poche ore ha scoperto che erano, per l'appunto, documenti falsificati. Il tesserino era di un'altra persona, mentre i titoli universitari erano semplicemente falsi. Per questo, la donna ha dovuto affrontare un processo, con le accuse di frode nei confronti dello Stato e produzione di documenti contraffatti.
Lavora per 13 anni in Procura, poi le autorità scoprono che non ha i titoli per farlo
Durante il processo, la donna è riuscita a provare di aver effettivamente studiato legge all'università e di aver superato tutti gli esami di materie "associate" al suo lavoro. Questa, chiaramente, è solo una lieve attenuante. La giustizia colombiana è stata molto dura nei suoi confronti: la prima condanna è stata di 12 anni di detenzione. Posto che non tornerà mai più a lavorare per la Fiscalía colombiana, l'obiettivo di Claudia Elena è quello di uscire il più in fretta possibile dal carcere. Nei prossimi mesi ci sarà un nuovo processo e la speranza dei suoi avvocati è quella di ottenere un significativo sconto della pena.
Un fatto che ha destato particolare scalpore online è che anche la sua oramai ex amica María Consuelo Mestre è indagata per il presunto coinvolgimento in questa faccenda. Nel 2010, in qualche modo, Claudia Elena riuscì a duplicare gran parte dei documenti della donna, per poterli presentare in allegato alla domanda per entrare nella Fiscalía. La missione, all'epoca, fu compiuta. La Fiscalía, in Colombia, è un'entità autonoma che si occupa di investigare e perseguire delitti commessi da cittadini e istituzioni. La Fiscalía General de la Nación attua in maniera indipendente dal potere esecutivo e giudiziario, per far sì che le investigazioni siano imparziali al 100%.