Un'esperta di Risorse Umane ha ammesso che c'è un momento in cui è "accettabile" mentire durante i colloqui di lavoro. La donna ha fornito altri consigli per affrontare al meglio il momento che può precedere l'assunzione.
I colloqui di lavoro, per i candidati, sono preceduti da momenti ansia e studio. Praticamente chiunque vuole arrivare preparato a quella che in inglese si chiama "intervista" di lavoro. Ogni azienda ha una storia a sé ma esistono alcuni consigli che funzionano sempre e validi in ogni settore. Anche perché non mancano le aziende che pongono dei tranelli ai candidati. Sul web, ad esempio, è comparsa la testimonianza di un uomo statunitense che è entrato nella reception di una grossa azienda inconsapevole che la receptionist era una dirigente 'travestita'. Avendola maltrattata e avendole dato risposte con tono sprezzante e di sufficienza, è stato scartato a priori e il colloquio è durato il tempo necessario per comunicargli che era stato scartato.
Molte persone, quando sono alla ricerca di lavoro, inviano curriculum e candidature a decine di aziende ogni giorno. D'altronde è matematico: più se ne inviano, maggiori sono le possibilità di essere chiamati quantomeno per un colloquio. In molti si chiedono quale sia la risposta giusta da dare al quesito: "Sta cercando altri lavori?". Anna Papalia, autrice ed esperta di risorse umane di origini italiane, ha risposto a questa domanda. "Se ti chiedono se stai cercando lavoro o se hai sostenuto altri colloqui nei giorni precedenti, c'è solo una risposta da dare. E la risposta è sì, se lo stai effettivamente facendo".
"Ricordati una cosa: meno vuoi un lavoro, più il lavoro ti vuole. Se in un colloquio - procede l'esperta - sembri disperato e fai capire che hai assolutamente bisogno di questo lavoro, non darai una buona impressione. Siamo tutti umani, giusto? Vogliamo quello che non possiamo avere. Dunque, se ti chiedono se stai cercando lavoro e se hai già fatto colloqui, rispondi di sì se è vero. Se ti chiedono per quali aziende, rispondi che preferiresti mantenere questa informazione riservata. E se un'azienda è prossima ad assumerti, fallo sapere. Il principio della scarsità funziona sempre".
Come spesso accade, non tutti si sono detti d'accordo al 100% con i concetti espressi dall'esperta. "Io non mento. Dico che sto bene nella mia azienda ma che l'offerta mi attira, ho pensato a candidarmi e capire se entrambi ne possano trarre benefici". Un'altra persona che lavora come responsabile delle Risorse Umane ha scritto: "Ho assunto decine e decine di persone negli anni. Quando vedo un candidato che non è troppo entusiasta del lavoro, non lo assumo". Un altro utente che fa questo lavoro sostiene l'esatto opposto rispetto alla Papalia: "Io sono una recruiter: più una persona sembra volere il lavoro, più le diamo attenzione se ha la giusta attitudine e le giuste capacità".